la separazione dell'acqua. idrogeno ad Arezzo
Arezzo dice addio al metano. L'idrogeno sarà la fonte di energia per tutti gli usi. Dall'acqua calda all'elettricità. Sarà ottenuto grazie a pannelli fotovoltaici che utilizzeranno l'energia del Sole per scindere le molecole dell'acqua, separando l'ossigeno dall'idrogeno, appunto. Il progetto è stato già battezzato. Si parte dalla zona industriale, per arrivare, entro la fine dell'anno, alla copertura dell'intera città. Si tratta del PRIMO idrogenodotto al mondo realizzato in area urbana. La Cina ne è invidiosa. E tutto questo grazie a chi? In primis alla fabbrica del sole, ma senza dimenticare la Regione Toscana. Costo complessivo, un milione di euro. In Puglia, regone amministrata da Nichi Vendola, succede qualcosa di simile.
Se Arezzo sarà presto autosufficiente, l'energia elettrica consumata in Italia proviene invece (direttamente o indirettamente) per l'85% dall'estero. Per maggiori dettagli, clicca qui. Questo significa costi superiori alla media europea, e dipendenza politica dai paesi esportatori. Per esempio dalla Russia.
Abbandonare il gas ed il petrolio, e rivoluzionare la politica energetica di un Paese, passando a fonti rinnovabili e pulite, è un concetto così giusto, da risultare imbarazzante parlarne ancora. Rispetto alle previsioni contabili, nel solo 2006, l'Italia ha incassato in più 8,6 miliardi di euro.
A voler fare i conti, il modello Arezzo e quello pugliese potrebbero teoricamente diventare il modello Italia. Ma, in pratica, l'Italia sta discutendo una linea politica in tutt'altra direzione, almeno per i prossimi dieci anni. Non lo dico io, ma il Gruppo di Riflessione Strategica del Ministero degli Affari Esteri.
L'Italia è fatta così, un'insieme di persone che condividono lo stesso letto, ma non lo stesso sogno.
Commenti
Mi piacerebbe domandarti una cosa.
Grazie, a presto!
[Ste]
al più presto lo visualizzerò nel blog.
ciao