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Visualizzazione dei post da luglio, 2008

la memoria è una montagna di merda

da "La Repubblica" dell'8 dicembre 1985: REGGIO CALABRIA - "Lo scontro con la mafia riguarda tutta la società civile", dice Quirino Ledda, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria. E un grande corteo, ieri, per le strade di Reggio ha lanciato la sua sfida alle cosche, in un silenzio rotto soltanto dagli slogan. C' erano tutti: così la risposta alle violenze che insanguinano la provincia e la regione e la ribellione alla prepotenza delle piovra sono state corali. Dal ponte della Libertà, al rione S. Caterina, fino a piazza Duomo almeno ventimila calabresi hanno rivendicato il diritto ad una vita più dignitosa, hanno testimoniato la speranza ad un futuro in cui sia la legge della convivenza civile a trionfare e non quella dei mitra e della lupara. "Certo ci vuole ben altro per sconfiggere le cosche", ha commentato Ottaviano del Turco , numero due della Cgil, che con Cisl e Uil ha organizzato la "marcia antimafia", "ma è g

mal occhio

in una navigazione in rete a caccia dell'inconsueto, leggo una citazione che Alessandro Meluzzi, psichiatra fa, a proposito della visibilità, di Simone Weil . La visibilità ha cambiato il suo significato. All'inizio del secolo, definiva la possibilità di "vedere lontano". Oggi, e sempre di più in futuro, definisce la capacità di "essere visti".