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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

briciole

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Il suo modo di lasciar dondolare la gamba a mezz’aria, appoggiata alla sedia di un usuale autobus di una città italiana. la gamba che, non più appoggiata, disegna traiettorie; un pendolo che prima stupisce per il suo moto improvviso, e poi, lentamente, chiede di essere accompagnato. Senza forzarlo né deviarlo, lei guardava la sua gamba nascere di moto autonomo, e, compiaciuta quanto stupita, si dedicava ad addomesticarla. . Josephine..joh…je t’aime.. un gioco di parole improvviso fatto a voce alta, senza sentire alcuna costrizione di un ambiente che nel silenzio misurato e nella compostezza trova il suo equilibrato contrappunto al dinamismo esterno. Il sorriso che non si ritrae, al commento stupido (stupìto) del vicino. La mano sulla gonna, a dare pudico segno, della sua dignità e di altrettanta sincerità nella reciproca fissità dello sguardo. Lo sguardo, che degli occhi fa una carezza sulle cose, non una semplice percezione. Il contatto di due onde che sovrapponendosi, si sf