alzati, e cammina.


la rosa di gerico mi ha stupito. non per l'aspetto particolare (che, preciso, a me piace moltissimo), nè per il prezzo, pienamente giustificato da ciò che vi dirò. mi ha stupito per tutto il resto.
prima di tutto non ha spine. una rosa senza spine è come una lumaca senza guscio, un riccio senza aculei, un tronco d'albero senza corteccia, un'erbaccia senza radici. in poche parole, senza difese. apparentemente.
infatti è (forse) l'unico organismo vivente che aggira i pericoli (in senso ampio, le avversità naturali) mimetizzando la morte. è l'unico fiore che noi occidentali compriamo secco. avvizzito. sterile.
apparentemente.
la rosa di gerico cresce nei deserti sabbiosi tra la zona arabica e nordafricana. dove c'è possibilità di vita mette radici, come qualsiasi altra pianta. in mancanza d'acqua anche lei percorre le fasi di qualunque organismo morente: le radici si rimpiccioliscono, le foglie cadono, i rametti si accartocciano, facendole così assumere, staccata dal terreno, una forma circolare, chiusa in se stessa. pronta ad essere bruciata dal sole? no.
vissuta la prima vita, risorge in una forma diversa. quasi eterna.
la forma circolare assunta, e il peso complessivamente leggero per mancanza di acqua nei rametti, permette alla rosa di gerico di essere facilmente trasportata dal vento. non c'è fretta, l'acqua che ha assorbito in precedenza le permette di lasciarsi trasportare in tutta tranquillità per una decina di anni. tempo più che sufficiente per trovare qualche corso d'acqua. se non il mare. e lì rinasce, senza più foglie, ma con i rametti che grazie all'acqua si riaprono, assumendo la forma, appunto di una rosa.
e così via....

ecco, una resurrezione a cui credere, finalmente.

Commenti

Post popolari in questo blog

le magnifiche sorti e progressive

la scuola su tutto

Tradizioni mediterranee